Forum BMW Maxi-Scooter

PENSIERI, PAROLE, OPERE ed OMISSIONI di Lucio.

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view post Posted on 23/10/2020, 22:43     +1   -1
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anche un zotico come me ha apprezzato
bravo lucio bellissimo insegnamento <3
 
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view post Posted on 24/10/2020, 14:57     +1   -1
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Lasciato il giusto spazio alla meditazione sul racconto, torno un attimo all'argomento precedente.


CITAZIONE (Paperoga62 @ 22/10/2020, 22:58)
Colto ma non condivido, ti immagini che nel pieno delle tue forze a 18 anni . . . . . ti sfilano le ruote da sotto il culo :Azzz: :Cry: :Cry: :Cry: :cry2:

O non hai capito in cosa consiste "l'idea" oppure non ho capito io cosa intendi dire.


CITAZIONE (Lucio Musto @ 23/10/2020, 16:53)
.....In cambio se ne dibatté (a "film fresco uscito") su un serioso Forum parafilosofico
che allora mi onorava della sua ospitalità (non so se esista più), e non fu un dibattito veloce né agevole.
Perché, vedi, non si tratta della fantasia su un "caso curioso", ma su una ipotesi socialmente, oltre filosoficamente complessa assai.

Alla fine, se non ricordo male, tutti o quasi eravamo d'accordo sul fatto che in definitiva non ci sarebbe piaciuto né essere un
Beniamin Button, né tantomeno vivere in un mondo parallelo dove quello "sviluppo al contrario" fosse la norma naturale.

Nessuno arriverebbe a vedere la fanciullezza e tantomeno l'infanzia, fu fra le conclusioni prevalenti. Tutti si suiciderebbero molto prima.

Mi sarebbe piaciuto partecipare a quella discussione anche perchè sarei stato sicuramente di parere contrario alla maggioranza perchè a me sarebbe piaciuto molto di più un mondo concepito così: al contrario.
Ma soprattutto non concordo sul fatto che tutti si suiciderebbero prima della fanciullezza.
Primo perchè per mettere in pratica un suicidio occorre: o un notevole coraggio o un'estrema vigliaccheria e la maggioranza della gente non dispone ne dull'uno ne dell'altra.
Secondo, non se vedo proprio il motivo, il processo si svolgerebbe molto gradualmente, verrebbero meno i ricordi di una vita ma si vivrebbe più intensamente il momento, per i bambini non ha importanza il futuro, per loro esiste solo l'adesso. Poi pian piano si cadrebbe nell'oblio, c'è un trapasso migliore?
Se si, fatemelo sapere.
 
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view post Posted on 24/10/2020, 23:41     +1   -1
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Cit Forsons “ O non hai capito in cosa consiste "l'idea" oppure non ho capito io cosa intendi dire.”

Il libro penso d’averlo letto quando avevo 18 anni o giù di lì, era il periodo in cui ne sbranavo anche 2/3 contemporaneamente 🙄 ora non c’è la faccio a stare una pagina intera e “Quattroruote” sono fermo a quello di agosto tanto mi pesa leggere anche i giornali “tecnici” :sigh:
Comunque intendevo che vivendo al contrario nel bel mezzo della gioventù (ringiovanendo) ti tolgono la patente (quindi le due ruote da sotto il culo) e se ti va bene rimani con :bici: :bici: (spera che ci sia il sellino) :rido: :rido:
 
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view post Posted on 25/10/2020, 18:57     +1   -1
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CITAZIONE (Forsons66 @ 24/10/2020, 14:57) 
...
...

Mi sarebbe piaciuto partecipare a quella discussione anche perchè sarei stato sicuramente di parere contrario alla maggioranza perchè a me sarebbe piaciuto molto di più un mondo concepito così: al contrario.
Ma soprattutto non concordo sul fatto che tutti si suiciderebbero prima della fanciullezza.
Primo perchè per mettere in pratica un suicidio occorre: o un notevole coraggio o un'estrema vigliaccheria e la maggioranza della gente non dispone ne dull'uno ne dell'altra.
Secondo, non se vedo proprio il motivo, il processo si svolgerebbe molto gradualmente, verrebbero meno i ricordi di una vita ma si vivrebbe più intensamente il momento, per i bambini non ha importanza il futuro, per loro esiste solo l'adesso. Poi pian piano si cadrebbe nell'oblio, c'è un trapasso migliore?
Se si, fatemelo sapere.

Saresti stato senz'altro il benvenuto, perché in quel forum si amava molto il contraddittorio, ed ogni parere "discorde" era ben accetto come occasione ottima di approfondire il discorso.
Sono passati molti anni da allora e non ho ben presente l'evoluzione del dibattito, che aveva fautori (a quell'epoca i forum erano pieni di gente!) pro e contro l'idea ed anche di filoni trasversali, ma mi par di ricordare che alla fine prevalse, absit iniuria verbis!, la tesi che ti dicevo sulla scorta di varie considerazioni, la più forte delle quali (credo, o forse che ricordo meglio) consisteva nella differenza di aspettativa futura.
Nel mondo che conosciamo, la "voglia di vivere" viene mantenuna dall'aspettativa futura di cose che conosciamo: da bambini la forza, da adolescenti la bellezza, da giovani il potere, da vecchi la saggezza... ogni giorno tu speri che domani sia per te "meglio" del tuo oggi per le cose che ti interessano di più. E' la perenne smania di "diventare grande" che ci nasce dentro da piccoli e ci dura per sempre (anche se ci sono rari casi di persone che vorrebbero "rimanere piccole", ma possono considerarsi anomalie). E' vero che crescendo si perdono delle facoltà, ma le si perdono "dopo" che nella mente sono diventate meno importanti. Quando perdi la capacità di immedesimarti ed esaltarti nei supereroi dei fumetti non ne hai un trauma perché la "curiosità del vivere" già ti ha portato oltre ad avere interessi più avanzati, e quando trascuri gli skettini è perché hai già il motorino ed aspiri alla motocicletta...

Nel percorso di Benjamin invece, per come possiamo immaginarlo noi, e per come nel film effettivamente vede il protagonista, ogni passaggio successivo, ogni evoluzione, è una perdita di esperienza o di una capacità che tu hai già acquisita, e di cui ti ricordi benissimo, e la tua vita è un continuo "smantellamento". Di questo ne sei cosciente e sai che è perfettamente naturale e sarà sempre così, ineluttabilmente, senza speranza.

E quello è il punto. Anche noi, andando verso la vecchiaia, perdiamo dei pezzi e ne siamo ben coscienti, ma...
Se a me capita oggi di non saper più risolvere un problema di geometria mi dico: "è un po' difficile, ma i dati sono sufficienti, quindi una soluzione c'è; magari sono stanco, adesso, ma se ci riprovo domani lo risolvo senz'altro...".
Ad un Benjamin invece non resta che pensare: "ho perso la capacità che avevo ieri perché perché non è più parte del mio sapere e domani certamente non saprò nemmeno più dire se i dati sono sufficienti o meno..."

Cioè la vita di Benjamin è un procedere ininterrotto verso la demenza impotente essendone pienamente cosciente, perché ti guardi intorno e vedi che è per tutti così.

Una cosa è vivere con delle lacune che speri di colmare con l'esperienza, una cosa è assistere, in piena coscienza e senza rassegnazione al proprio degrado... lo è anche nel nostro mondo per coloro che vivono malattie croniche debilitanti...
 
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view post Posted on 25/10/2020, 20:12     +1   -1
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Bella risposta articolata, ma rimango convinto che i vantaggi sarebbero superiori agli svantaggi.
E che ci faccio con questa convizione, la birra?

In ogni caso, per quanto riguarda la mia fine, spero proprio che sia come quella di nonno: tranquillo nel sonno e non con il terrore e la disperazione di chi stava in auto con lui. :D
 
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view post Posted on 25/10/2020, 21:29     +1   -1
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fai benissimo a tenerti la tua convinzione, secondo me è il modo giusto di reagire.
Ed hai fatto bene anche a leggere una campana del tutto diversa.
Mentre tu dormi o fai altro, nelle ore, nei giorni, nei mesi avvenire, il tuo inconscio userà una piccolissima parte
della sua attività ad assorbire e metabolizzare anche quello che hai letto ed ascoltato stasera, e sevendosi anche
di queste informazioni per riconsiderare la tua convinzione.
Ne sarà essa stravolta? o modificata? o semplicemente levigata? o ne resterà del tutto intonsa?...
Non ha importanza. Quella tua convinzione sarà allora più matura, pur restando completamente tua,
e ci avrà comunque guadaagnato in chiarezza, come ci avrai guadagnato tu.

Il discutere serve a questo, non a vincere epiche battaglie e mongolini di bronzo.
 
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view post Posted on 25/10/2020, 21:38     +1   -1
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Questa la rubrico sotto "opera" di Lucio. :rolleyes:
 
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view post Posted on 26/10/2020, 08:21     +1   -1
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grazie, ne sono contento. "Passi l'Angelo e dica Amen" come auspicava mia madre.
 
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view post Posted on 26/10/2020, 08:42     +1   +1   -1
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Riprendiamo il filo del discorso iniziale

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ARMIA_-_002_-_Il_Discorso



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Il Discorso



- 1 - Incipit




Salgo sul palco ostentatamente tradizionale, nell'Ambiente Grande del Centro C, il posto di convegno più grande di tutta la Luna, capace di oltre mille posti, in quest'occasione tutti fisicamente occupati da persone "in persona"!...
Strabiliante! in tutta la mia giovane vita, in quest'epoca di relazioni virtuali, di persone presenti "in presenza", non avevo visto tanti corpi umani tutti in una volta.
Ma l'occasione è davvero straordinaria.
Oggi è il giorno più storicamente importante di Luna, dal suo inizio, e lo sarà per chissà quante generazioni ancora e naturalmente tutti vorrebbero poter tramandare ai propri nipoti l'immagine di se "fisicamente presente il giorno del distacco".

Chissà come la storia chiamerà questo momento, e già i media stanno inventando neologismi e simboli originali… ma per ora da noi è definito semplicemente "giorno del distacco", perché noi lunari siamo innanzi tutto pratici… gli orpelli li lasciamo ai terragni.

Fra tutti i nativi della Luna, il più importante oggi sono io, scelto accuratamente dal nostro democratico Sistema Oggettivo di Selezione (SOS) fra i "più puri" di tutti.

Naturalmente un altro al mio posto non farebbe differenza, è solo una finezza simbolica per questo giorno speciale! infatti devo solo "leggere il papiro", che ho quasi mandato a memoria, il proclama ufficiale di definitivo distacco della Luna dalla soggezione economica della Terra, ma io sono stato scelto perché sono fra i discendenti più puri dei primi coloni, quelli che hanno avuto meno contaminazione da incroci con nuovo sangue venuto dalla Terra durante le poche generazioni di formazione della nuova specie umana, gli Armiami, ovvero i discendenti del mitico Armstrong, il primo uomo che mise piede sulla Luna, e la cui prima impronta (probabilmente davvero quella originale) si conserva gelosamente al Museo del Centro A, la nostra capitale.

Fra qualche minuto salirò su quel "palco" di antica foggia (pare fatto addirittura di legno!) e diventerò parte della storia, proclamando che da oggi la Luna rinuncia a qualsiasi "elargizione" dalla Madre Terra, con la quale conserva ogni più cordiale contatto sociale e commerciale, ma nessuna soggezione. Da oggi la Luna sarà un nuovo Pianeta Autonomo, ed il destino del suo popolo sarà scisso da quello dei popoli dei Terrestri, e noi Armiami saremo considerati "specie biologicamente indipendente" pur se incroci fra Terrestri ed Armiami sono ancora (ma sempre più raramente ed a rischio) potenzialmente fertili.

E questi ultimi minuti di attesa voglio dedicarli a scrivere di me come individuo privato, figlio del mondo più bello di tutto l'universo creato. La purissima patria Luna!




- 2 - Io, l'Armiano



Ho naturalmente un CIF, il codice identificativo personale familiare, come ce l'hanno tutti ed un nome domestico che potete associare alla pronuncia della parola Doosiee, dove la lunga, doppia e finale chiarisce il mio essere di sesso maschile, fertile e abilitato alla riproduzione, e sono un Armiano.

Non tanto strano che esistano ancora un'infinità di persone, fra i circa nove miliardi di Terrestri a non aver mai visto un Armiano "di persona", noi ovviamente andiamo poco sulla Terra ed a venire sulla Luna è costoso, ma stupefacente è che ne esistano ancora molti milioni (ehi!, dico sette cifre!) che non ci conoscano affatto, e non ci abbiano mai contattato "in presenza", e ci considerino quasi come creature mitiche o mostri alieni!...

Beh, un poco "diversi" lo siamo davvero, almeno noi Armiani più puri. Io per esempio non sono mai andato sulla Terra, ma se dovessi andarci dovrei "vestirmi", cioè indossare una muta come quando si va alla superficie, ma dotata anche di servomotori per sostenermi e permettermi di muovermi in quella spaventosa gravità, e filtri per alleggerire quell'aria estremamente pesante, così carica di azoto…
Qui da noi è tutto più semplice, con la gravità di solo un sesto di quella terrestre e l'atmosfera fine come quella di circa 10.000 metri di altitudine, ma ricca di ossigeno, noi Armiami viviamo molto più a nostro agio, e non ci sentiamo schiacciati e soffocati come in una camera iperbarica.
Vi dirò che qualche volta la sensazione l'ho provata, durante il mio addestramento obbligatorio di sopravvivenza terrestre… ma quella camera mi fa orrore!

Ma siamo diversi dai Terrestri in altre mille particolarità, nessuna trascurabile. 


- 3 - La Storia




La nostra storia, la storia d noi Armiani ha un inizio preciso, contrariamente a quella terrestre che si confonde nei meandri bui del passato.
Il momento primo della nostra storia è quello descritto nel cielo di questo nostro "Ambiente Grande" del centro C, la più grande sala della Luna atta ad accogliere in riunione persone fisiche.

Riproduce esattamente ciò che ha visto in cielo il nostro Padre Neil Armstrong poggiò il suo piede, il primo umano nell'esistenza del Creato, alle 2:56 UTC del 21 luglio 1969, secondo il calendario di quello che si chiamava "mondo occidentale.

Naturalmente stiamo parlando per simboli, nessun figlio di Armstrong venne mai sulla Luna, né che si sappia, nessun suo discendente in linea diretta. Anzi per molti decenni, mezzo secolo e più, nessun uomo dopo il primo gruppo (l'ultimo fu Cernan il 14 dicembre 1972) scese sul suolo lunare, e le missioni sul nostro mondo, quando ripresero, ebbero carattere scientifico ed esplorativo, ma solo transitorio, e nessuno più pensò di colonizzare la Luna.

Fino naturalmente al "Turbamento", del quale abbiamo tutti studiato a scuola… o meglio abbiamo studiato quello che vogliono dirci, perché il mistero rimane intatto.

Quel che è certo, è che dopo quella scoperta, e la sua pronta copertura col segreto militare, iniziò da parte dei Terrestri la colonizzazione del proprio satellite, con la semplice intuizione che le numerose "BBB" (Black Bubbles Bands - bande di bolle nere) sparse sulla superficie della Luna fossero la soluzione semplice a gran parte degli ostacoli per l'arrivo dei coloni.

Questi smisurati pozzi di schiuma pietrificata, residui di quando la Luna era ancora pastosa e ricca li gas, sono rifugi naturali di straordinaria utilità. raggruppate fino a grandi profondità, queste immense sfere cave di roccia silicea durissima e impenetrabile, offre protezione contro le radiazioni ed ogni impatto meteorico, possono essere riempite di aria respirabile, adattate ad abitazioni, uffici, opifici, magazzini, scuole, agorà, luoghi di svago… Insomma luoghi per vivere già costruiti, su mille livelli ed in mille tipologie abitative sicure, senz'altro sforzo di quello di adattarle alle specifiche esigenze…

Avuta l'intuizione ci volle nulla a che le "Stazioni" in bunker di superficie angusti, costosi e pericolosi, si trasformassero in "Centri", l'equivalente delle città Terrestri dove impiantare e sviluppare la civiltà Armiana. La gente venne, ci si stabilì, ci portò i propri affari ed i propri interessi, cominciò a farci i figli… e in una diecina di generazioni circa (io appartengo all'undicesima "ufficiale") ha originato una nuova specie di uomini. Noi Armiani!

La Luna è un pianeta stupendo!... e la Natura lo ha dotato di ogni ricchezza e potenza. Basta aver la costanza di cercare e la determinazione a trovare, inventiva e voglia di lavorare. Parsimonia e generosità.

All'inizio, tutto veniva importato da Madre Terra, a prezzi stratosferici, ma tutto o quasi veniva riciclato con assoluta accuratezza ed usato con estrema parsimonia. La materia non si distrugge, e tutto diventa patrimonio della collettività Armiana, che ha deciso di rimanere coesa e limitata nel numero.

Una sana, democratica, condivisa regolamentazione della nascite tiene la nostra popolazione sotto il milione di cittadini tutti in buona salute fino a tarda età quando lo spirito, più che il corpo si usura e desidera di ricongiungersi al Tutto. E l'ansia di Assoluto, più che le malattie, da noi praticamente inesistenti, portano ad un sereno addio alla corporeità.

Sul piano materiale, la Luna è provvida di tutti gli elementi chimici, e generosa di rifornimenti biologici, grazie alla disponibilità illimitata di energia, che noi ricaviamo esclusivamente dai nostri "campi" di elementi fotovoltaici, ed alle abbondanti (e insperate) riserve d'acqua ritrovate intrappolate nelle bolle di numerosi BBB.

Una volta partiti, e col piede che a noi sembra giusto, tutta la via della nostra storia è un facile veleggiare verso il progresso e il nostro futuro di pace e benessere, che comincia oggi col mio discorso alla presenza fisica dei rappresentanti nostri e dei numerosi terrestri di ogni razza e paesi… tutta gente bellissima ed interessante, ma quanto diversi da noi, ed anche fra loro!...

Oggi abbandoneremo anche il calendario terrestre, che abbiamo adottato fin ora, per obbedienza. Oggi la Comunità Luna comincia a camminare con le sue sole forze, autonoma da ogni soggezione e perennemente grata all'Uomo Terrestre che volle generarla e l'ha sostenuta e guidata per così tanti anni.

Io dichiaro oggi la nascita della civiltà Armiana, oggi è il nostro anno zero, giorno zero.
Buona fortuna Homo Armianensis!



Lucio Musto 9 marzo 2015
----------------------------------



NdA - Alla data del "Giorno del Distacco" il nome "ARMIA" non era stato ancora attribuito al satellite naturale del pianeta Terra che ancora, anche per noi Armiani
veniva chiamato Luna, come personalizzazione di un nome generico ovvero "Selène" in omaggio ad una Dea di una antica religione.
Il glorioso nome di ARMIA divenne ufficiale quasi quindici "Solazioni" dopo...
 
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view post Posted on 26/10/2020, 15:03     +1   -1
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.



.

Interludio_1_-_Pensieri_Parole_Opere_ed_Omissioni_0







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Interludio - 2



E con questo credo sia sufficiente, per questa presentazione grossolana, la "giustificazione" di ARMIA e dell'immaginario ma realistico mondo
armiano. Come è nata, come si è coagulata, perché possiamo considerarla "altro" da Terra eppure composta di uomini, fisiologicamente uguali
a tutti gli altri, socialmente figli di una realtà diversa.

Vorrei procedere ora non con la sistematica rappresentazione delle strutture e soluzioni armiane (per chi volesse approfondire c'è un forum
a disposizione) ma col riportare alcuni flash, momenti di vita vissuta, situazioni particolari o autobiografie che spero pù gradevolmente che dei
saggi informativi possano far conoscere personaggi, usi e costumi di questo mondo dal sapore di utopia.


Lucio Musto 26 ottobre 2020
 
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view post Posted on 26/10/2020, 18:54     +1   -1
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Certo, certo. La struttura sta su e non presenta grossolane screpolature, anzi a dire il vero non se ne vede nemmeno di piccole e andare lì con la lente a cercare le piccolissime mi sembra inutile oltre che sciocco. Mi domando solo se il tutto sia venuto via facile facile o sia frutto di un lavoro lungo e faticoso. Comunque il guscio c'è ed è solido, la polpa filosofico/spirituale avrà di sicuro un'altra consistenza.
 
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view post Posted on 26/10/2020, 19:56     +1   +1   -1
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Nota dell'autore
Forse qualche lettore terrestre potrebbe non saperlo... l "giardini del ritorno" sono i luoghi armiani più "assimilabili" ai cimiteri terrestri.
E' in queste acque, normalmente la principale risorsa idrica di ogni Be-Be vengono rispersi i resti calcinati, ricondizionati e polverizzati
delle persone che hanno concluso la loro vita organica. Su ARMIA (è spiegato altrove) la morte è praticamente sempre un atto volontario,
e quindi è svestita completamente del macabro e del terrore. La gente se ne va quando decide di farlo e restituisce al pianeta le sostanze
che dal pianeta ha avuto durante la sua vita.

Quindi un luogo di pace, di appagamento... e di ringraziamento. Normalmente, un luogo bellissimo

.

e_uno_sbaffo_verde


.

Il pesciolino


Oggi mi sono concesso una bella vacanza purificante.
Me ne sono andato al “Giardino del Ritorno” della mia Be-Be, certamente il più bello di ARMIA, e conseguentemente dell’universo intero. Mi sono sdraiato sull’accogliente riva sassosa del grande lago e sono stato ore (quante, non so), a contemplare l’oggettiva bellezza del luogo, cullato dal murmure sommesso del ruscellare dell’acqua, sempre uguale, sempre diverso, lasciando ai riflessi lenti d’ogni colore, vivi sulle microscopiche onde, di modellare i miei pensieri, le riflessioni, le fantasie.

Quant’acqua c’è, in questo lago!...è la nostra maggior riserva e scorta, per l’uso quotidiano della gente e per le industrie e per ogni emergenza... Lo lessi una volta, da qualche parte, ma è un numero di litri stratosferico, al di là di ogni immaginazione umana, ed ho finito per dimenticarlo.
Chissà se le altre Be-Be hanno anch’esse scorte così sterminate?... Certo acqua ne devono avere tutti, per sopravvivere, anche gli eremi hanno la loro piccola riserva...ma così tanta?...
Comunque è qui, e ne sono fiero... se qualcuno ne avesse bisogno, potremmo aiutarlo!

Nel Lago del “Giardino del Ritorno” ci sono le uniche creature viventi “superiori” oltre l’uomo della nostra Be-Be, perché noi non abbiamo né orti né fattorie, ma tutto il fondo del lago, sin quasi dalle rive, e certo oltre dove diventa tanto profondo da non vedersi più, è tappezzato da una sottile e morbidissima alga verde, dall’aspetto simile alla chioma di una bambina che per misteriosi processi biologici (non sono ferrato in materia) pare viva autonomamente, si riproduca da sola, elimini da sé le proprie scorie e gli esemplari che muoiono... In più, dicono, depura l’acqua, non ho idea come possa farlo!, e che perciò è sempre così limpida, fresca, gradevole di sapore.

A me che sono un mistico in pectore viene più naturale pensare che sia l’estrema eredità dei nostri padri a rendere l’acqua così pura, preziosa e nutriente. Quella bianca eredità, polvere finissima, quasi molecolare, ultimo resto dei corpi dei nostri genitori che hanno fuso il loro spirito al Tutto, e restituita ad ARMIA la sostanza organica avuta in prestito per la vita corporea.
Quest’essenza ultima, la tenue polvere testimone di una vita che fu materiale, viene sposata lassù, a circa metà strada della cascatella sorgiva, anche lei frutto del perfetto sistema di riciclo di ARMIA ed insieme percorrono gli ultimi metri ruscellando sulla roccia in tenue glaucore lattiginoso, ad atomo ad atomo formando una concrezione candida di forma bizzarra...
Chissà se è casuale o segue un preciso disegno progettato da un antico scultore...

Pare, dicono, che le alghe abbiano la proprietà di sciogliere anche quegli estremi residui, e con essi arricchire di sali minerali la nostra acqua, a che nulla assolutamente vada sprecato.
La contemplazione della Natura ha sempre un fascino meraviglioso!

Ho portato anche un pesciolino, da liberare nel lago.
Niente di organico o vivente naturalmente, ma la graziosa ed ormai popolare invenzione di un artista particolarmente romantico che ha conquistato il cuore di tutti, credo.

Un piccolo robottino da personalizzare con accessori e colori a piacere, capace di nuotare per mesi e anni nell’acqua seguendo strani e sempre diversi percorsi, come fosse un vispo pesciolino vivo, sempre indaffarato, come sempre in ricerca di qualcosa. Scaricandosi la pila torna a riva e chi lo trova può farne quel che vuole; riciclarlo o conservarlo...

Hanno assunto un significato particolare, i pesciolini del lago, ed anche il mio di oggi che ho dipinto di bianco e di verde non fa eccezione. E’ il dono che si porta agli amori perduti, a quelli che ti hanno voltato le spalle a tuo avviso senza un motivo, a quelli che non ti vogliono più, e che tu invece vorresti ancora. Ed il simbolismo è molto bello.

Il tuo animo che hai trasfuso nel piccolo oggetto personalizzandolo con cura e rivestendolo con le tue pene lasciato nel “luogo più sacro” della tua Be-Be, dove l’essenza materiale degli antenati si rinnova alle fonti della vita nuova, ed il suo pinneggiare in ricerca, nell’immensità del lago, di quel bene che oggi hai perduto.

E non ti spieghi perché.

E’ bello che su ARMIA ci siano luoghi così, dove si possa venire sempre, e non sentirsi traditi mai.


Lucio Musto 9 aprile 2018


anche per oggi, una pagina bianca... ed uno sbaffo verde!
 
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Lucio senza saperlo mi stai facendo fare esercizio, devi sapere che causa la marea di oppiacei e droghe varie che da 2 anni mi stanno “facendo” 🤪 :bella: ho difficoltà di concentrazione e la lettura mi risulta difficile ☹️ mi salvo col tablet xé posso ingrandire le lettere e poi cambio frequentemente pagina 🙄🙄
Avendo voglia di leggere i tuoi racconti mi sforzo e c’è la fò :grazie:
PS: gli ultimi (il pesciolino e interludio) non li ho ancora letti, diciamo uno al giorno 🙄🙄
 
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view post Posted on 26/10/2020, 23:39     +1   -1
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anch'io ho grosse diffcoltà di concentrazione Paperoga, e non mi riesce più di fare letture lunghe o applicarmi per esempio, alla soluzione di problemi logici o matematici, una volta mio massimo diletto. Ora fatico anche a fare una divisione.
Ma per me è questione di età, e per aver smesso del tutto di assumere le mie droghe preferite:
decagrammi di nicotina, bidoni di caffeina, fiumi di alcool idrato a 42° o più...
ci sono i bassi, i bassissimi ed i ctoni, nella vita, e vanno presi tutti con l'identico spirito goliardico... quello che vivaddio non ti manca certo!!!

(se vuoi provare un genere diverso non hai che da parlare. Ho scritto un intero arcobaleno di cazzate, ed ho un innegabile pregio: mi perdo per strada, e devo scrivere solo cose striminzite:


Due righe

Due righe brevi col finale uguale,
due righe brevi col rumore dentro
un palpito d’amore singhiozzato
lagrime amare che non sanno uscire.

Cose non dette, passioni non patite
sogni perduti e sogni mai sognati.
Io metto queste cose tutt’assieme
fò una poesia e non ci penso più.


Lucio Musto 26 settembre 2007



PS - Ctrl+ e Ctrl- ed ingrandisci e riduci anche sullo schermo del PC la dimensione dei caratteri...
 
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Lucio oggi mentre andavo in ospedale x Tecar e Fisioterapia (tanto x cambiare 🙄 ) sono sobbalzato in auto, stavo ascoltando mentre mia moglie guidava “il ruggito del coniglio” e hanno dato, a loro modo, la notizia che gli scienziati hanno trovato masse di acqua in stato solido sulla Luna in gran quantità 🤣🤣🤣🤣 ho detto, vuoi vedere che ARMIA adesso si scopre che esiste davvero 😧
 
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