| . . . pensierino di Pasqua io, al Sabato Santo, vado in chiesa per partecipare alla funzione. Ultimamente credo di averlo fatto una ottantina di volte, più o meno, e penso che in fondo non ci sia nulla di speciale, in questo: un sacco di gente l’avrà fatto prima o contemporaneamente a me. Ma quest’anno no, in chiesa non ci sono andato: non sono affatto sicuro che avrei retto la mascherina per tutta la durata della lunga funzione, anche se la mascherina la uso normalmente ed anzi, dopo l’ultima revisione e messa a punto, riesco facilmente a tenerla anche per mezz’ora di seguito.
Non ho lagnato e mi sono rassegnato subito: veglia pasquale per televisione, niente obiezioni, anzi, la speranzella che qualche “sorpresina” ci sarebbe stata comunque, come contentino per il penitente in poltrona… C’è stato il contentino, e di questo voglio dire. Anzi, ce ne sono stati due.
Il primo è più semplice, piacevole e forse un po’ scontato… a pensarci su. La Messa celebrata in latino. L’avevo già ascoltata innumerevoli volte, la Messa in latino, come ovvio per ogni praticante della mia età, ma questa volta ho scoperto di capirla tutta, parola per parola! “Abbastanza ovvio - qualcuno penserà - ne hai ascoltato mille volte la traduzione!” Infatti ci ho pensato anch’io. Ma mica quello mi ha stupito, e nemmeno che se per chissà quale miracolo mi ritrovassi a conoscere il latino, bestia nera di sempre. Mi ha stupito il notare quelle parole “diverse” da come “sapevo” io. Giustamente, immagino, cambiando dei dettagli del rito è cambiata anche la traduzione (non quelle della consacrazione, però). Ma più ancora mi ha stupito, e rallegrato, il pensiero che la Messa di una volta non era per noi ragazzi una semplice presenza ad uno spettacolo in lingua straniera come spesso si dice, ma la partecipazione ad un qualcosa di importante abbastanza per imprimersi nella memoria fonema per fonema, come il Beethoven e lo Chopin che Babbo perfezionava al piano perennemente…
L’altra “sorpresina” è stata invece del tutto nuova ed originale, per me. Naturalmente ad ogni veglia Pasquale c’è il rinnovarsi del rito battesimale, e quasi sempre dei bimbi da battezzare, ma di adulti che si battesimano in quell’occasione… si, forse ne avrò visti due o tre, una volta mi pare di ricordarne uno a Sorrento, tipo “attrattiva turistica”… ma insomma non mi ci ero mai soffermato su.
Stasera, invece si, ci ho pensato.
I non credenti che mi stanno leggendo facciano uno sforzo di comprensione: per noi cristiani il battesimo è una cosa seria, importante! significa essere dentro o fuori della nostra parentela col Cristo, e per noi il Cristo è la giustificazione di tutto. Ora, una cosa è che ti ci facciano entrare gratis in questa parentela, che tu manco sai di che si tratta e che Babbo o Mamma o Padrino o Madrina si impegnano per te, e tutta un’altra cosa è che tu adulto, pienamente cosciente di te e magari coi capelli bianchi (stasera ce n’era uno) decida di testa tua!
Io non ci ho mai pensato a quanto io sia responsbile del mio battesimo, che ho visto sempre e solo come un trampolino di lancio offertomi in quanto privilegiato, come i figli dei manager che devono essere assunti in azienda (ma poi devono farsi strada da soli)… ma, ho pensato, se fossi chiamato oggi a battezzarmi… come reagirei? Si, intuisco la vostra curiosità: si, mi sono anche risposto, anche se con formula dubitativa.
“Probabilmente si – ho concluso fra me e me – sceglierei anch’io di farmi battezzare, ma con grande, grandissima titubanza, perché sentirei tutto il peso di una scelta impegnativa, impegnativa assai! Perché anch’io ho avuto i miei pesi, nella vita, ma la croce da portare come testimone decoroso del Vangelo è tanto più pesante!”
Menomale che non n’è toccato decidere, stasera, ma di cuore, in cuor mio, ho applaudito quei sette nuovi eroi acquisiti alla sequela di Cristo!
Grazie di avermi letto e buona Resurrezione a tutti!
PS – A ripensarci un attimo, anche noi tutti abbiamo risposto ai “rinunziate” ed ai “credete” che ci sono stati offerti stasera, e quindi in un qualche modo, rinnovando le promesse battesimali fatte a suo tempo da un altro a nome nostro, è come se fossimo stati battezzati un’altra volta stasera: magari è il caso di farci un pensierino su… Lucio Musto 17 aprile 2022
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