| Parte II.
Castelluccio (di Norcia) è una destinazione classica, per me. I disastri del terremoto, però, non li avevo ancora costatati. Mamma mia, il paese è irriconoscibile. Adesso tutti i ristorantini storici sono stati ricostruiti, uno a fianco dell'altro, in strutture metalliche, un po' più in basso. Di bello c'è che la vista sulla valle è garantita e il cibo è rimasto quello antico. Il menù, da leccarsi i baffi, ha previsto: zuppa di lenticchie dop, bocconcini di agnello, cipolle caramellate e limone, dessert ricotta miele e granella di pistacchio. Burp. Rinfrancato nel corpo e nello spirito ho proseguito il viaggio percorrendo l'altopiano ad andatura ciclabile, poi ho agganciato un paio di motociclisti con il ritmo giusto e mi sono fatto trainare per parecchi km. costeggiando il lago di campotosto. Le strade si sono divise in vista del gran sasso, a quel punto inizia lo spettacolo, già la strada che porta ad Assergi è semplicemente splendida. Ho trovato posto in albergo al primo tentativo alla base della funivia. Tranquillizzato dallo scongiurato pericolo di dormire all'addiaccio (era un w.e da bollino rosso) ho iniziato l'ascesa proprio con la luce di taglio della sera. In quel paesaggio di una bellezza quasi commovente ho fatto varie soste contemplative. Poi ho raggiunto il piazzale superiore, che, a dire il vero, NON ha nulla di particolarmente scenografico se non la presenza dell'edificio rosso (ormai quasi diroccato ma funzionante fino a pochi anni fa) ex ristorante albergo che vide prigioniero Mussolini, in seguito liberato dai tedeschi con un colpo di mano. Acquistato l'adesivo e posto all'interno del bauletto, è giuta l'ora di rientrare. Mentre ripercorro la strata a 30 orari vengo letteralmente sverniciato da 4 raider impellettati. In pratica hanno bruciato in 12 secondi e 6 decimi ciò che io avrei voluto durasse ore. Cena sorprendentemente buona e a nanna. Alle 6:30 anche senza sveglia ero già attivo. Colazione ottima e abbondante, disbrigo di faccende varie, 7:30 pronto a muovere: FANTASTICO ma...... non avevo fatto i conti con le moto che mi hanno bloccato l'uscita dal garage. Mezz'ora persa, vebbé tanto lo stress l'avevo lasciato a casa. Sono risalito con l'intezione di scendere dalla parte opposta, l'unica che mi mancava e così mi sono rifatto una scorpacciata per gli occhi anche con le luci del mattino. Mi sono fermato un attimo anche nel punto in cui c'è il cartello che indica dove sono state effettuate le riprese del famoso film TRINITA'. Poi sono uscito perla strada a me mancante trovandola, purtroppo bruttina, sconnessa e poco scorrevole. Ho preseguto a naso per parecchi km. più che altro cercando di schivare le nuvole che minacciavano acqua. Ad un certo punto ho imboccato la cassia che mi ha portato a Siena per un bacino della figlioletta che vive li. Sul rientro in mezzo altraffico dei rientranti, non ho molto da aggiungere. In totale 6 pieni da 20 euro cadauno, ormai le zingarate sono roba da ricchi. Grazie draghi, grazie governo dei migliori. (pensa se erano i peggiori).
The end
ps: se riesco metto fotine
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